di Guido Di Stefano
Non sappiamo quali misteriose forze e quali personaggi effettivamente spingano la Sicilia verso l’annichilimento totale, ma non ci sono dubbi: manca poco e la Sicilia sprofonderà nelle tenebre del nulla.
Accordi sottoscritti a Roma spogliano sempre più la Sicilia e la gravano di impegni e oneri liberticidi e umilianti oltre che depauperanti. Ne hanno parlato e scritto altri.
Noi guardiamo oltre e temiamo la sottoscrizione di ulteriori accordi che ci riporteranno indietro nel tempo quando i Siciliani che dissentivano erano briganti.
Intanto abbiamo avuto i primi assaggi: chi si oppone al re è senz’altro persona di malaffare, quanto meno della “mangiugghia” o forse anche geneticamente mafioso, se non proprio mafioso.
Domani magari si studierà anche come cancellare “in toto” dello Statuto Speciale; poi in un nostalgico ritorno alle origini (della nostra liberatoria conquista e colonizzazione) saranno chiuse le scuole per 15 anni o meglio trenta anni e a seguire anche gli ospedali e saranno eliminati tutti i diritti sociali. Tanto, cosa che i regimi hanno sempre celato, siamo sempre stati trattati da sub-umani. E per completare il quadro in Sicilia saranno abolite anche le borboniche prigioni, da sostituiirsi con i comodi, efficienti e sbrigativi plotoni di esecuzione arrivati con la liberazione.
Non sappiamo se ve e siete accorti, ma qualche giorno fa festeggiava un avvenimento sportivo tutta l’Italia da Milano a Napoli: questo era lo spot di una grande rete televisiva italica.
Per ora comunque limitiamoci alle considerazioni riconducibili ai continui ritocchi di un bilancio “asfittico” per le reiterate “sottrazioni” romane e, “partim”, per carenze programmatiche e … chissà!
Evidenziamo quindi qualche “perla” pubblicata tra il 20 e il 24 giugno 2016 nel sito istituzionale del “Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione”.
Fragoroso per le sue implicazioni giuridiche prima che economiche è il D.R.G. n. 802 del 20.06.2016 avente per oggetto la revoca del D.R.G. n. 762 dell’ 08.06.2016 del Dip.to Reg.le Bilancio e Tesoro – Ragioneria Generale, perché la “Funierice Service s.r.r.” (destinataria e beneficiaria del DRG 762) non è un ente strumentalmente controllato dalla Regione e quindi non è assoggettabile al sistema della tesoreria unica regionale. Era così difficile verificare preventivamente gli atti oppure occorrono altri consulenti?
Dal D.D.S. n. 808 del 20.06.2016 – che la Regione Siciliana tuttora detiene azioni nella Soc. partecipata Distretto Tecnologico Sicilia Micro e nano sistemi s.c.a.r.l., tant’è che viene pubblicizzata l’aggiudicazione alla Ismet s.r.l del contratto vendita delle relative azioni.
Dedichiamoci ora alle variazioni di bilancio.
Il D.D.G. n. 815 del 21/6/2016 invia al capitolo 773906 (Dipartimento istruzione e formazione) Euro 3.000.000,00 da spendersi però Euro 900.000,00 nel 2016 ed Euro 2.100.000,00 nel 2017.Siamo sempre risparmiosi, se avremo un domani!
Non mancano i numeri più robusti.
Il D.D.G. n. 823 del 22.6.2016 si preoccupa del cap. 218901b (Dipartimento finanze e credito) destinandogli quale “iscrizione somme” Euro 34.630.285,91. Non male, vero?
Interessante è anche il D.D.G. n. 849 del 24.6.2016 che iscrive al cap. 615609 (per le società partecipate) la somma di Euro 13.200.000,00.
E per finire nelle pubblicazioni della settimana riscontriamo un totale di circa Euro 4.000.000,00.
“Sic transit Siculorum vita!”